Revisione delle tariffe del trasporto pubblico dal 1° gennaio 2026

Tra le principali novità, aumenti più contenuti sugli abbonamenti rispetto ai biglietti singoli, tariffe in calo per le tratte extraurbane più lunghe, con il costo di biglietti e abbonamenti che scende fino al -33% e conferma delle agevolazioni per le fasce più fragili e per gli studenti

Data:

13 June 2025

Tempo di lettura:

3min

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A partire dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore le nuove tariffe del trasporto pubblico urbano ed extraurbano nei territori del Comune e della Provincia di Parma. La revisione è frutto di un’attenta valutazione condivisa con gli Enti locali, orientata a garantire un’equa distribuzione dei costi, un maggiore incentivo all’uso degli abbonamenti e una razionalizzazione complessiva del sistema tariffario.

Abbonamenti: un vantaggio per chi viaggia spesso

Oggi l’85% dei viaggi è pagato con abbonamento. Le nuove tariffe puntano a consolidare questa tendenza, offrendo un vantaggio crescente a chi utilizza regolarmente il servizio. I prezzi degli abbonamenti annuali extraurbani, ad esempio, rimarranno invariati per le prime cinque zone tariffarie, mentre dal sesto scaglione in poi subiranno una riduzione significativa, fino al -29%. L’obiettivo è premiare gli utenti abituali del servizio, minimizzando l’impatto sui bilanci familiari di chi utilizza frequentemente il trasporto pubblico, mentre l’effetto su chi lo usa saltuariamente – pur se più marcato in termini percentuali – resta marginale in valore assoluto.

Sintesi degli aggiornamenti tariffari

Biglietti urbani – Il biglietto singolo passerà da 1,70 € a 2,00 €.

Abbonamenti urbani – Gli aumenti saranno contenuti rispetto a quelli dei biglietti. L’abbonamento annuale ordinario crescerà di poco più del 3%, mantenendo un risparmio di circa il 34% rispetto all’acquisto mensile. Il mensile aumenterà di 3 euro al mese. Le tariffe del servizio scolastico Happy Bus rimangono inalterate, con gratuità dal terzo figlio in poi

Tariffe extraurbane: il biglietto di corsa semplice da 1 zona aumenta di 30 centesimi come quello urbano, mentre quelli da 2 a 5 zone hanno aumenti tra i 50 e i 70 centesimi. Oltre la quinta zona, le tariffe per i pendolari che percorrono tratte lunghe caleranno anziché crescere, con i biglietti e abbonamenti che registreranno riduzioni fino al 33%. L’intervento sarà a vantaggio di chi si sposta verso la città dalle estreme propaggini della provincia, ad esempio chi risiede nelle aree montane. Gli abbonamenti annuali extraurbani puri (non comprensivi della zona urbana di Parma) ordinari e per studenti restano invariati.

Nessuna penalizzazione per l’utenza più fragile

L’adeguamento per gli abbonamenti annuali destinati ai grandi utilizzatori del trasporto pubblico è inferiore a 1 € al mese. Chi percorre distanze più lunghe avrà una riduzione reale tra l’8% e il 29%.

La revisione non rappresenta in alcun modo una penalizzazione delle utenze deboli, né è finalizzata a “fare cassa” su chi è obbligato a utilizzare il mezzo pubblico per mancanza di alternative, come gli studenti. È importante sottolineare che la maggior parte degli studenti fino a 19 anni residenti a Parma e provincia usufruisce già dell’abbonamento regionale gratuito Salta su.

Inoltre, per le persone in condizioni di disagio economico o sociale, i piani di welfare territoriali prevedono specifiche forme di agevolazione e sostegno economico per l’acquisto dei titoli di viaggio.

Semplificazione e maggiore equità: stop al biglietto dai parcheggi scambiatori

Con l’introduzione della bigliettazione contactless, il sistema calcola automaticamente la miglior tariffa disponibile per chi acquista il biglietto a bordo. Chi sale sui bus dai parcheggi scambiatori accede già in automatico alla tariffa giornaliera agevolata, con vantaggi estesi anche a chi utilizza il trasporto urbano in modo intensivo, indipendentemente dalla tratta percorsa. La soppressione del titolo per i parcheggi scambiatori, dunque, non rappresenta una penalizzazione, ma un’evoluzione verso un sistema più semplificato e giusto per tutti gli utenti.

Una revisione con attenzione alla gradualità

La decorrenza delle nuove tariffe è prevista dal 1° gennaio 2026, garantendo così un ampio margine di informazione e adeguamento per l’utenza. Chi acquista entro il 2025 un abbonamento annuale, ne manterrà per l’intera durata la validità secondo le tariffe attuali.

Una scelta necessaria per garantire qualità e sostenibilità

La revisione tariffaria si inserisce in un contesto più ampio di miglioramento continuo del servizio: mezzi più moderni, investimenti in tecnologia, riduzione dell’impatto ambientale e accessibilità garantita.

Le modifiche proposte rispondono all’esigenza di mantenere un sistema di trasporto efficiente, sostenibile ed economicamente equilibrato, a tutela degli utenti più frequenti e delle fasce più deboli.

Confronto con altre città

Nel confronto con altre realtà urbane simili, il sistema tariffario di Parma si mantiene in linea, pur garantendo un livello di servizio pro capite fra i più elevati d’Italia (40 km/anno per abitante). A Parma, infatti, l’offerta di trasporto pubblico in termini di km di servizio per abitante è ai livelli di città come Bologna, Genova e Torino, ma con livelli tariffari simili o addirittura inferiori.

Città vicine come Reggio Emilia e Modena non sono confrontabili perché hanno livelli d’offerta di servizi di trasporto pubblico nettamente inferiori a Parma (Reggio 27 km/anno/abitante, Modena 26, contro i 40 di Parma).


Alcuni esempi di città con un livello di servizio analogo a quello di Parma:

CittàPrezzo Biglietto (€)Offerta TPL (km/ab/anno)
Bologna2,3040
Torino2,0043
Genova2,0048
Brescia z.1+22,2037