Risposte dicembre 2014

Descrizione

Risposta alla lettera “Ubriachi in autobus” della sig.ra Vanja Passerini, inviata alla Gazzetta di Parma il 18 dicembre.

Egregio direttore,

abbiamo recepito la segnalazione inviata tramite il Suo giornale dalla signora Vanja Passerini.

A bordo del bus non c’era un controllore, ma il conducente che stava guidando e che, a causa dei rumori del motore e dell’ambiente esterno non si è accorto di quanto accadeva nei posti a sedere in fondo al bus.

A seguito della vibrante rimostranza della signora e poiché le ragazze coinvolte erano minorenni, al rientro in deposito il nostro conducente ha fatto richiesta di conservazione dei filmati ripresi dalle telecamere di bordo, a tutela propria e delle altre persone presenti sul bus.

Al momento non è pervenuta alcuna denuncia o segnalazione da parte di nessuna delle minori citate nel racconto della signora Passerini, né dalle autorità competenti.

Invitiamo, con l’occasione, quanti dovessero ravvisare a bordo di un bus – così come in altri luoghi pubblici – una situazione di potenziale pericolo per la sicurezza propria o di altri a richiedere autonomamente e senza indugio l’intervento delle forze dell’ordine.

Ufficio Stampa Tep spa

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Risposta alla lettera “Abbonamenti agevolati: escluso chi è già virtuoso” del sig. Andrea Barontini, inviata a Parma.Repubblica.it il 17 dicembre

Con riferimento alla lettera del signor Barontini riguardo ad una promozione offerta da Tep ai dipendenti delle aziende che aderiscono ai progetti di mobility management, vorremmo fornire alcune precisazioni.

Il bando inviato alle aziende è una promozione, vale a dire un’offerta limitata e di breve durata.

Non è facoltà di quest’azienda offrire gratuitamente il servizio di trasporto pubblico, né abbassare il prezzo del servizio su base generalizzata (decisione che peraltro non è nell’arbitrio di Tep, ma unicamente della Regione e degli Enti locali). Politiche come queste – piaccia o meno – si traducono inesorabilmente in perdite di bilancio che devono essere compensate dagli Enti proprietari (Comune e Provincia di Parma) e, in definitiva, dalle tasche dei cittadini tramite le tasse. Tep da 20 anni a questa parte presenta un bilancio in equilibrio, senza gravare sugli abitanti di Parma.

L’offerta oggetto del bando è un invito alla prova finalizzata a convertire all’uso del mezzo pubblico quanti fino ad oggi, pur in presenza di agevolazioni, ancora non vogliono rinunciare all’auto privata, per abitudine o pregiudizio. Questo è del tutto analogo a quanto accade in altri settori commerciali. Per il carattere pubblico del nostro settore, tuttavia, abbiamo dovuto prevedere un tetto di spesa, pur ammettendo esplicitamente nel bando la possibilità di accogliere richieste ulteriori rispetto alle disponibilità stanziate, in presenza di risorse ulteriori da destinare allo scopo. Il problema, in tutti i casi, non si pone dato che ad oggi i fondi stanziati per questa tariffa che il sig. Barontini ritiene così vantaggiosa risultano in larga parte inutilizzati. Esiste un problema culturale, prima ancora che economico, che porta a scegliere l’auto anche dove questa risulta antieconomica. Basta pensare che un abbonamento urbano costa meno di un caffè al giorno.

Non crediamo, in tutti i casi, con questa offerta di aver fatto un torto a chi per anni ha potuto beneficiare di sconti tariffari. Ogni nuovo utente che decide di utilizzare il trasporto pubblico aumenta la massa critica che giustifica nel tempo un aumento nell’offerta di servizi, di cui tutti beneficiano, senza parlare del miglioramento della qualità dell’aria e della vivibilità della città.

Ciò che a un esterno può apparire non pienamente comprensibile, risponde in realtà a logiche e vincoli cui devono sottostare le aziende di servizio pubblico come la nostra. Da parte nostra, non abbiamo remore a spiegarli e a condividerli quando necessario. Per questo motivo invitiamo chi ha dubbi come questo a rivolgersi a noi per avere un quadro completo della questione, prima di giudicare il nostro lavoro senza avere le necessarie informazioni. Tutto ciò che facciamo è migliorabile e le valutazioni dei nostri clienti sono certamente utili in questa prospettiva. La conoscenza, però, viene prima del giudizio, soprattutto quando si parla di una realtà che non è un’entità commerciale autonoma, ma una proprietà e un patrimonio che ogni cittadino di Parma dovrebbe sentire come cosa propria.

Uff. Stampa Tep spa