Il Deposito urbano “XXV Aprile” – 1965

Descrizione

 

I vecchi fabbricati di Barriera Bixio, nei quali i filobus e gli autobus dell’AMETAG erano ospiti delle Tranvie Elettriche, erano insufficienti ed irrazionali ad una gestione moderna del servizio. La maggior parte delle vetture, infatti, doveva parcheggiare all’aperto e i locali e i servizi per gli uffici, per il personale di movimento e per l’officina, ormai igienicamente ed infortunisticamente inadatti, non permettevano alcuna razionale organizzazione del lavoro.

Veniva così affidato l’incarico di progettare un nuovo deposito per i mezzi del trasporto urbano all’ing. Alide Cantoni e al geom. Bruno Bergamaschi, che lo elaboravano nella primavera del 1960. Approvato dalla Commissione edilizia comunale il 4 luglio 1960, veniva accolto in via definitiva dalla Commissione Amministratrice dell’AMETAG con delibera del 12 settembre 1960.

Dopo quattro anni di lavori, il 13 giugno 1965 veniva inaugurato dal Sindaco Vincenzo Baldassi (1924 -) il nuovo deposito per i mezzi del trasporto pubblico urbano di viale Villetta, intitolato “Deposito Autofiloviario XXV Aprile”, primo impegno ufficiale dell’AMPS, nata da pochi giorni, ma di fatto realizzato e condotto a termine dall’AMETAG.

Su una superficie complessiva di 21.700 mq., di cui 7.515 edificati, si aprivano su due distinti cortili i vasti e moderni depositi con coperture in laterocemento a volta, l’officina-carrozzeria, il lavaggio e la palazzina degli uffici (Ufficio Tecnico, Ufficio Movimento e Ufficio Controllo, nonché la Direzione).

Dal Deposito era poi possibile comandare direttamente la sottostazione di conversione elettrica posta in vicolo delle Asse. Il nuovo complesso, costato circa 400 milioni, era in grado di ospitare nel deposito di 3.400 metri quadrati fino ad un’ottantina di mezzi. Utilizzata fino al 2008 per il rimessaggio dei filobus, confluiti poi nel deposito centrale di via Taro, la palazzina degli uffici e una parte delle autorimesse nel 1997, all’atto del conferimento alla S.M.T.P. restava di proprietà del Comune, che vi insediava il Comando dei Vigili Urbani in attesa del loro trasferimento nella nuova sede della Protezione Civile al Cornocchio.

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