TEP: non ci sottraiamo al compito di verificare la sostenibilità dell’offerta provvisoriamente aggiudicataria, per tutelare i cittadini, l’azienda e i lavoratori

Gara TPL sul bacino di Parma
Data:

22 Febbraio 2017

Tempo di lettura:

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Descrizione

E’ stata comunicata da SMTP la conclusione della fase istruttoria sulle offerte di gara svoltasi negli ultimi 4 mesi, che assegna in via provvisoria all’Associazione temporanea di imprese (ATI) Busitalia/Autoguidovie la gestione dei servizi di trasporto pubblico nel bacino di Parma.
Da quanto riportato recentemente dagli organi di stampa, le verifiche di anomalia non si sono esaurite con la prima richiesta di chiarimenti, né con la seconda. Sembra si sia giunti all’audizione finale, necessaria per legge prima di escludere un’offerta anomala.

Già in fase di apertura delle buste relative all’offerta economica, nel segnalare la presunzione di anomalia TEP aveva evidenziato come i numeri presentati dall’ATI suscitassero notevoli perplessità sulla tenuta del piano economico finanziario.
TEP conosce perfettamente un mercato come quello del trasporto locale di Parma, avendovi operato per quasi 70 anni.
TEP sa perfettamente quanto l’offerta che lei stessa ha presentato fosse già impegnativa e sfidante, ma comunque sostenibile dal punto di vista economico e finanziario.
TEP sa anche che investimenti che sembrerebbero quasi doppi e ribassi sul prezzo di gara superiori del 25%, avrebbero reso il raggiungimento del pareggio di bilancio pura utopia. Un comportamento irresponsabile sarebbe stato quello di voler vincere a tutti i costi, presentare numeri finti, insostenibili, e scaricare il problema sulle gestioni future. Non è stato fatto, né mai l’idea ha lontanamente sfiorato l’azienda.

Ora che, come prevede la legge, sarà possibile effettuare l’accesso agli atti, sarà quindi interessante capire i dettagli dell’offerta temporaneamente aggiudicataria e su che voci i concorrenti intendono realizzare le economie. Personale? Manutenzioni? Sicurezza?
Sarà interessante capire l’esito delle due richieste di chiarimenti, come mai sembrerebbe essere stato necessario giungere all’audizione finale e cosa sia stato prodotto di così rilevante durante l’audizione stessa.

Sicuramente sarebbe molto più semplice per il Consiglio d’Amministrazione dimettersi, come invocato da qualcuno addirittura già all’apertura delle buste, e lasciare la questione in mano a malcapitati catapultati su un treno in piena corsa. 
Oppure galleggiare, lasciare che le cose facciano il loro corso, senza fare accesso agli atti e eventuali ricorsi, in modo da chiudere rapidamente una fase di transizione durata sicuramente fin troppo – ma non certo per colpa di TEP – arrivare ad aggiudicazione definitiva all’ATI e portare in liquidazione l’azienda, con una dote di svariate decine di milioni di euro da dividere tra i soci

Il CdA invece non esiterà ad assumersi le sue – e solo le sue – responsabilità e ad assicurare l’impegno che questa delicata fase richiede. Effettuerà l’accesso agli atti, verificherà la legittimità dell’assegnazione e, qualora ne ravvisasse le condizioni, intraprenderà tutte le azioni necessarie affinché gli interessi della città e del territorio vengano tutelati.
Il fatto è che offerte eccessivamente al ribasso possono poi avere pesantissime ripercussioni sul servizio, sugli utenti che pagano il biglietto, e sui lavoratori, sia quelli coperti che quelli purtroppo non coperti da clausola sociale.

E’ per senso di responsabilità, quindi, che l’attuale management continuerà a lavorare duro, e a fare tutto il possibile per tutelare il patrimonio che quest’azienda, con una storia alle spalle lunga quasi settantanni, rappresenta per la città, il territorio, e i lavoratori

Parma, 20 febbraio 2017

                                                                                                          Ufficio Stampa TEP spa