Descrizione

Il servizio tranviario urbano conta ormai più di 40 anni di vita durante i quali non ha subìto trasformazioni né ammodernamenti, sia negli impianti fissi che nei convogli. Le vecchie vetture, ormai giudicate lentissime, di scarsa capienza, con piattaforme aperte, costituiscono «un anacronismo intollerabile».

Dopo una lunga e laboriosa preparazione viene varato il piano di sostituzione dei vecchi tram con moderni filobus che prevede un investimento di 300 milioni. Il progetto esecutivo è opera dell’ing. Giuseppe Barbieri di Milano, la rete aerea, della lunghezza di 13 km viene installata dalla CEI, Compagnia Elettrotecnica Italiana di Milano e il parco veicoli è costituito da 15 filobus Fiat 2401/FM carrozzati CANSA nel gradevole color verde bottiglia e armati con equipaggiamento elettrico TIBB

In un locale di proprietà del Comune, in vicolo delle Asse, appositamente predisposti, viene sistemata la sottostazione elettrica di conversione con apparecchi CGE di una potenza tale da far fronte a tutte le esigenze dell’impianto filoviario. Per il ricovero dei mezzi si ricorre all’ospitalità dell’Amministrazione Provinciale a Barriera Bixio.

Anche la TEP, che gestisce le tranvie elettriche Parma – Fornovo e Parma – Marzolara, ammoderna i servizi. Gli impianti della rete forese, a causa del loro avanzato stato di usura, necessitano di una completa trasformazione. In attesa della soluzione definitiva del problema, il servizio viene integrato con corse di autobus.

Parallelamente viene dismessa la vecchia e gloriosa Stazione dei tram a vapore di viale Fratti: l’area duramente colpita dalle bombe della guerra, una volta ceduta, vedrà sorgere la sede del Magistrato per il Po, la concessionaria Balestrieri delle auto FIAT e i magazzini della Società dei Telefoni SIP.

 

 

L’addio all’ultimo Tram

Ancora pochi mesi e i tram non saranno che un ricordo. Poco dopo infatti l’AMT attiva il nuovo servizio filoviario sulle linee 1, 2 e 3. L’inaugurazione, con la partecipazione delle massime autorità cittadine e – ancora una volta – di un foltissimo pubblico, ha luogo il 25 ottobre 1953. Il 25 novembre successivo viene soppresso l’ultimo tratto del servizio tranviario da Piazza Garibaldi al Ponte Dattaro, sostituito dai filobus della linea 2.

 

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