Il nuovo deposito Autofiloviario 2000 – 2008

Descrizione

 

Nel 1998, intanto, TEP approvava la costruzione del nuovo deposito autofiloviario unificato di Parma e Provincia. L’intervento, esteso su un’area di circa 66.000 mq di cui 19.000 di nuova acquisizione ed i rimanenti 47.000 di pertinenza del già esistente deposito “1° Maggio”, comportava un investimento complessivo previsto di 25 miliardi di lire.

Con l’ampliamento del deposito di via Taro si veniva così a realizzare una struttura unica per il rimessaggio e la manutenzione di trecento mezzi comprendente piazzali, pensiline per il ricovero dei bus, tre impianti automatici di lavaggio dei mezzi, impianto di distribuzione del gasolio, autorimesse per il ricovero dei filobus e degli autobus da turismo, una nuova officina di manutenzione con magazzino ricambi, carrozzeria, palazzina uffici e palazzina servizi con mensa, spogliatoi, sale riunioni, sala conferenze, locali per il personale e accessori, sala di controllo, portineria e parcheggio per i dipendenti.

La realizzazione dell’opera è prevista attraverso due stralci funzionali, il primo dei quali, per un importo di circa 12 miliardi di lire, è stato appaltato nel marzo del 2000 per concludersi nel 2002. Le risorse finanziarie sono rese disponibili per buona parte dagli Enti proprietari (Comune e Provincia di Parma), attraverso il reinvestimento di finanziamenti statali e per una parte in autofinanziamento. La progettazione e la direzioni lavori sono stati affidati al gruppo costituito da A.I.Erre Engineering srl, Costel Progettazioni e Guareschi S.r.l. di Parma mentre la realizzazione del primo stralcio è stata affidata al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna.

L’opera, che ha visto la costruzione di nuove strutture di elevato livello architettonico, è caratterizzata da quattro lunghe pensiline metalliche sospese con tiranti, di cui due doppie, idonee al deposito ed alla manutenzione dei mezzi.

Connesso al nuovo deposito è il sistema informatizzato di telerilevamento, inaugurato nel dicembre 2001 per la linea 5 lungo la via Emilia ed esteso nel corso del 2002 al resto della rete urbana con 60 pannelli collegati, che consente di seguire i bus in circolazione attraverso appositi segnali inviati da ogni mezzo (190 mezzi collegati) alla centrale di via Taro. Il telerilevamento fornisce in tempo reale informazioni sui tempi di percorrenza e di attesa ed eventuali anomalie di servizio, che vengono trasmesse ad indicatori luminosi installati alle principali fermati su “paline intelligenti”.

Gli utenti possono così avere informazioni tempestive relative alla circolazione dei mezzi, su ritardi, sostituzioni e coincidenze. Altre informazioni luminose saranno visibili a bordo dei mezzi stessi. Il sistema consentirà di ottenere in tempo reale dati sul traffico, deviazioni, passaggi e chilometri percorsi.

Il progetto, decisamente innovativo nel suo genere e tra i più avanzati d’Europa, si avvale delle più moderne tecnologie anche per l’automazione e gestione degli impianti del deposito di via Taro. Autobus e filobus verranno seguiti fin dal loro ingresso e indirizzati, con pannelli a messaggio variabile, alle aree assegnate. Ogni mezzo e ogni postazione sarà collegata ad una centrale operativa che ne governerà gli spostamenti in funzione delle operazioni da effettuare (manutenzioni, lavaggio, rifornimento, …) ed assegnerà i box per lo stazionamento, sotto le pensiline o in autorimessa, in base alle esigenze di servizio del mezzo per lo stesso giorno o per il giorno successivo.

Gli spostamenti all’interno del deposito vengono ridotti al minimo per evitare l’impatto ambientale (rumore, scarichi) sull’area circostante grazie al posizionamento di buona parte dei servizi sui punti di stazionamento, incluse – scelta del tutto innovativa – le colonnine di rifornimento del gasolio (oltre 60) per evitare la movimentazione degli autobus per i rifornimenti.

Questa impostazione del deposito, con l’unificazione delle due strutture di manutenzione, consentirà di ridurre in maniera considerevole i costi di gestione rendendo la TEP sempre più competitiva nello scenario del trasporto pubblico.

 

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